mercoledì 29 giugno 2011

Una casa ... in vendita







Eccola la mia casa, il luogo dove in sei anni sono stata divinamente e dove da circa tre vivo con una piccola peste e da sette mesi con un’altra piccola, piccolissima amabile bestiolina quindi ora la cosa comincia a diventare complicata. Niccolò ha bisogno di ampi spazi in cui giocare, è un uragano, ed averlo sempre dentro casa comincia a diventare difficoltoso, soprattutto quando in preda a noia sposta le sue attenzioni sulla indifesa Giorgia! Si ok, il pomeriggio si va al parco, si va in monopattino, si va in bici…ma io comincio ad avere una certa età…perdo colpi…. a volte il mal di schiena mi piega … avrei voglia di starmene seduta su una comoda sdraio e veder impegnati i pupi anche se in temibili o sporche faccende…  acqua…fango…sassi…animali più o meno mortalmente velenosi….ma starei cmq prevalentemente seduta…insomma mi serve un giardino….uno spazio aperto! Ecco quindi che  vendo la mia cara amata casina, curata e adorata, accogliente e calda, in ugual misura funzionale ed elegante, luminosa ma fresca o calda quando la stagione lo richiede, soffitti alti (4,5 mt!), qualche affresco dell’800 e qualche camino nascosto…. Un piccolo gioiello!Separarmene mi dispiace ma devo dire che l'idea di una piccola casa da arredare nuovamente (e stavolta le idee sono ben chiare) in più con un giardino e quindi anche uno spazio dove allestire un  orto mi alletta! E poi i nuovi progetti sono sempre elettrizzanti!

martedì 28 giugno 2011

Amare Parigi seconda parte









Era in vendita fino a qualche tempo fa per soli 2 milioni di euro, nel centro di Parigi, a pochi passi da Place des Vosges, 650 mt quadri su due piani, palazzo del XVII secolo, proprietario il celebre couturier Christian Lacroix. Dimora perfettamente parigina, il bianco scandito e intervallato da colori che osano, irriverenze  moderne che si armonizzano  con un ambiente antico e perfettamente conservato e restaurato,vecchio parquet che scalda rendendo dolci le atmosfere contrapposto ad alti soffitti con travi imbiancate. Una goduria, nel perfetto stile del celebre stilista amante del lusso, ma divertito e mai pomposo o serioso. Mi spiace per voi ma purtroppo è stata già venduta, ma se vi va è in vendita la mia... non è a Parig,i è vero, non è 650 mt quadri, è vero anche questo, non è del XVII sec ma del XVI (e vai!!!), ma non dovrete nemmeno spendere una fortuna per aggiudicarvela! A domani la pubblicazione delle foto della mia meno celebre, ma poco poco meno,  "dimora"!

lunedì 27 giugno 2011

Amare Parigi

Perchè amarla? okok i parigni non sono poi tanto simpatici (ma è vero?...noooo è solo invidia!) ma è solo lì, e non a Roma, non a Firenze.... che puoi uscire di casa, sentire il profumo di una città che ferve ma non sentire e vedere il caos delle strade, osservare gente che si muove in fretta, si, ma non di corsa e... non immusonita, è solo a Parigi che puoi fare la spesa in un mercatino rionale, anche tutti i giorni e sentirti in vacanza, solo a Parigi puoi acquistare due rape rosse e bianche e due mazzi di fiori freschi che sembrano arrivati da un quadro  di un anonimo dell'800, metterli nella tua bella sacca di tela  easychic e tornare a casa nel tuo miniminiappartamentino che svetta sulla città e sentirti in pace con il mondo! E poco importa se poi per cucinare quel piatto devi stringere i gomiti per poter stare nel minuscolo angolo cottura, ma,  affettare quelle rape con un affilato coltello dall'impugnatura di legno consunto ti sembrerà una operazione di alta cucina ( e lo sarà di certo)saltarle nell'olio caldo ti farà sentire uno chef provetto e infine disporle nel candido piatto e gustarle con un buon vino osservando il  fiore fresco adagiato sul bel tavolo di legno sarà fantastico!
Meravigliosa Parigi!

sabato 25 giugno 2011

bottoni a colori

conoscete la sensazione di entrare in un negozio non sapendo il perchè ma attirati solo da un piccolo dettaglio apparentemente insignificante... ecco ieri mi sono persa in un negozio di belle arti e bricolage e ho trovato questi bottoni incantevoli! Non ho resistito...  ne ho comprati di tutti i colori... ma giravo per i due piani del negozio, davvero carino pensando che farne... finchè ho visto esposte queste scatoline banali nella forma, usatissime in tutte le salse, ma con dei colori caramellosi che si sposavano perfettamente con i bottoni. Tornata a casa...nonostante il pochissimo tempo, ho effettuato un "assemblaggio" veloce ma di effetto! Il risultato mi piace davvero molto e magari con un pò di tempo in più (credetemi ci vogliono davvero pochi secondi per crearne una) un pò di nastro colorato e qualche piccola pallina colorata potrebbe veni fuori qualcosa di veramente bello. In ogni caso ho già trovato l'utilizzo... dovrò solo farne solo una trentina e inventare cosa metterci all'interno!Che ne dite?







giovedì 23 giugno 2011

Ti cucino io


Cosa succede quando il tuo adorabile bambino decide che: "oggi non voglio andare in monopattino mamma", "bene", gli rispondi....e, democraticamente aggiungi: "cosa ti va di fare amore?"... "un dolce in forno!"....noooooo, il pentimento per la domanda democratica è immediato... ma che fare, negare senza motivi?,fingere di non avere ingredienti?, o..."il forno oggi proprio non funziona caro!" Avrei di certo utilizzato una delle suddette scuse se fossi stata almeno un pò certa che  una avrebbe funzionato....ma con Niccolò il tenace nulla di questo mi avrebbe potuto risparmiare quello che è successo nell'intervallo tra le due foto... uova rotte, farina ''appiccicata" un pò ovunque, burro ben disteso sul pavimento, grani di zucchero accompagnati a nero cacao arrivati addirittura sulla candida fodera del divano, ma, la soddisfazione finale è garantita e mi spiace non aver potuto fotografare il dolce bimbo mentre addentava la fragrante fetta, mi ha infatti negato lo scatto con un perentorio: "mamma, ma non vedi che sto mangiando!" .... "hai ragione amore, scusa..." ....che dire....

martedì 14 giugno 2011

Una nicchia è sempre una nicchia

dal latino nidus, nido: dicesi di cavità o alveolo ottenuto in un muro...ma è soprattutto una fantastica opportunità in casa, utile soprattutto... da una nicchia in casa ho ricavato una scarpiera, sovraccarica, inutile dirlo, ma chiusa da una meravigliosa porta finto antica, finto tarlata, finto screpolata dal tempo e infine finto '800... ma veramente bella! In un altra sono riuscita a piazzarvi in colonna lavatrice e asciugatrice senza che ingombrassero affatto, ma  l'ultima, l'ultima è quella che in assoluto preferisco, piena, strapiena di oggetti, ognuno con la sua storia (no...non è vero...ma è sempre romantico dirlo) e moderatamente carica di foto (ma solo perchè in foto vengo male...meglio di persona...), l'ho fatta rivestire di legno bianco e fatto passare una disinvolta pennellata d'oro ed è subito diventata il mio angolo preferito. A dire il vero penso spesso di togliere qualcosina perchè sono rimasta vittima di un affascinante designer che approvava del tutto il famoso: "less is more", quindi la guardo, la studio, la ristudio, rimuovo, rimetto, passa il fatidico quarto d'ora di "faticosa riflessione" e poi...mi dico ma quale less is more: less is less, ma ....MORE IS MORE e allora meglio il famoso detto abbondare è meglio che deficere, caspita siamo latini o no?

lunedì 13 giugno 2011

corroborante caffé

Triste, tristissimo quel caffè in anonima tazzina, magari la prima che era a portata di mano, magari scompagnata, magari sbeccata o peggio ancora magari ornata da  quell'orrido insieme di fiori finto limoges  chiaramente stampato  che fa il giro della nostra cara tazzina non terminando nemmeno allineato! Ora, sembrerò snob, ma volete mettere il piacere di bere un caldo, caldissimo caffè in una bella tazzina, di sottile ceramica, colorata, magari con un bel cucchiaino abbinato o in contrasto di colore,che, anche se non serve perchè lo prendete amaro, vi fà allegria? Alla fine, dopo che il delizioso nettare bruno sarà disceso nel vostro reale stomachino, voi osserverete il segno lasciato dal corroborante liquido nella vostra superba tazzina e, se vorrete osare, darete una ulteriore scicchissima leccata al tiepido cucchiaino, alla fine dicevo sono certa  vi sembrerà di aver fatto una sontuosa pausa, anche se il triste orologio a parete (poi si parlerà anche di quello...) che ora fissate vi comunica i soli, pochi, pochissimi 5 minuti appena  trascorsi.....Ah ovviamente che il caffè sia buono o meno....è solo un dettaglio!

domenica 12 giugno 2011

dolci sogni

La camera dei mie due bimbi, un letto per giocare, saltare, lanciarsi e poi, forse, dormire. A metà strada tra camera dei sogni e campo  per allegre guerre, con una illuminazione soft per non eccitare ancor più i già animosi animi delle soavi creature. Come ogni camera nasce perfetta (vabbè quasi) ma perde pezzi nel corso dei giorni, vedi meravigliosi bottoni mancanti del copripiumino, per altro cercati in ogni dove e mai più trovati! Niccolò la adora, e anche io, è rilassante  e accogliente, comodo il letto, bello il mix di colori e fantasie, utili e razionali le piccole mensole su cui poggiare foto o piccoli lavoretti fatti insieme, caldo il parquet anche in inverno e a piedi scalzi, un semplice spazio , ma accogliente e bello da vivere.